Italiani del Belgio, secondo capitolo del progetto Italiani d’Europa, racconta le storie, narrate in prima persona, del fenomeno migratorio italiano nel paese, partendo dai primi del Novecento fino ad arrivare ai giorni nostri. È prodotto con il supporto del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, e in collaborazione con National Geographic Italia e l’Archivio Diaristico Nazionale.
In un momento in cui il futuro dell’Europa si trova ad un crocevia, le storie degli immigrati italiani, tanto nel presente quanto nel passato, raccontano un’integrazione europea ancora in corso, ma fondamentale per il successo dell’Unione. In questo, il Belgio è un esempio particolarmente importante: la comunità italiana è la più numerosa tra quelle straniere presenti nel Paese. A differenza poi di altre emigrazioni italiane più recenti, gli italiani del Belgio sono presenti in maniera significativa dall’inizio del secolo scorso, con una vera e propria emigrazione di massa negli anni ’50 (oltre mezzo milione in dieci anni in un Paese, al tempo, di sei milioni di abitanti), e grandi numeri ancora ai giorni d’oggi.
Il progetto dà quindi voce alle testimonianze e alle esperienze di minatori, sindacalisti ed operai, ma anche di professori del Collegio d’Europa, trader di diamanti, acrobati e ghost painter. Grazie anche alle storie dell’Archivio Diaristico Nazionale, Italiani del Belgio traccia un quadro dell’emigrazione che collega direttamente il passato e il futuro, non solo dell’Italia ma di tutta l’Europa: i quartieri dell’antica emigrazione italiana sono infatti abitati dai nuovi arrivati, soprattutto dal Nord Africa, dove oggi gli italiani insegnano la lezione di integrazione appresa anni prima.